Andrea Pettinari Photography
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CASCATE DEL DARDAGNA - Autunno 2015

6/29/2017

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L'autunno presso questo magnifico luogo, le Cascate del Dardagna, sull'Appennino Bolognese, mi ha da sempre affascinato, ma  prima d'ora non ero mai riuscito ad ammirarlo, quindi ho colto l'occasione di un paio di giornate libere, assieme ad altri tre cari amici fotografi, per immergerci nelle splendide foreste di aceri.
Il primo giorno è stato più per il viaggio, dato che la disponibilità era dal pomeriggio in poi, quindi abbiamo approfittato dei magnifici giochi di luce che illuminavano una splendida torre di avvistamento per poi lasciare la location e sistemarci presso il piccolo B&B a Lizzano in Belvedere:



E senza nemmeno saperlo veniamo accolti dalla sagra dei Funghi e del Tartufo. .... beh, come non approfittarne con una squisita cena in compagnia? Detto fatto!!
La giornata seguente è un mix di emozioni contrastanti ... felicità, per l'autunno nel pieno del suo splendore ... sconforto, per le insistenti piogge, a tratti diluvi, che puntualmente ci "inondano" rendendo il tutto molto più complicato.
Tralasciando questo ultimo particolare, la foresta ha dato spettacolo sfoggiando tutti i suoi migliori colori, dal verde all'arancione.; il silenzio interrotto solamente dal rumore della pioggia, le foglie mosse dal vento ed una timida lama di luce ogni tanto, hanno caratterizzato un ambiente carico di emozioni.



L'altra parte di foresta che mi ha affascinato sono stati i numerosissimi particolari, alcuni catturati attraverso lo spettacolare Canon MP-E 65mm, un obiettivo macro dalle possibilità infinite, di difficile utilizzo, ma capace di regalarti ottimi scatti di un mondo parallelo a noi.
Oltre a questo i numerosi scorci che il bosco offre sono sicuramente piacevoli colpi d'occhio!



Questa breve, ma intensa esperienza, termina con i nostri vestiti e fotocamere "fradice" a pranzo presso un ristorante del luogo, accanto ad un gruppo di fotografi tra cui spicca "l'espertone" di turno che commenta gli scatti a tutti come se glielo avessimo chiesto, dispensando consigli abbastanza inutili a mio parere, visto che le capacità fotografiche le avevamo tutti e secondo la mia visione ognuno deve percorrere la propria strada, compiendo errori e creandosi un proprio stile!

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MANIVA - l'inverno 2015

6/29/2017

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          Inizio questo nuovo blog con un articolo riguardante uno dei luoghi a me più cari dietro casa, il Monte Maniva, la mia scuola, il mio "campo" di pratica fin dagli albori fotografici, oltre dieci anni fa.; negli ultimi tempi non sono stato particolarmente attivo sul recente blog storico che gestisco da svariati anni e la decisione di trasferire man mano tutte le storie sul sito web è stata presa per facilitare la visione ed ottenere per voi una navigazione facile senza essere rimbalzati di qui e di la!

Abitualmente mi reco sui pendii del Monte Maniva e ovviamente porto sempre con me la mia fidata fotocamera per catturare ogni momento degno di nota....oramai dopo anni e anni di scatti uno potrebbe ritenersi soddisfatto e cambiare luogo, ma non è così per me e penso che debba essere così per ogni fotografo, quando un luogo parla attraverso i momenti e la luce e ogni volta è sempre diversa.

L'autunno in Maniva è un momento magico caratterizzato dalla trasformazione del paesaggio, i colori cambiano e tutto si fa più giallastro con note di arancione rendendo surreale la scena; è ancora vivo il ricordo di un'escursione presso il Bivacco Grazzini dopo una forte grandinata che ha imbiancato tutto il paesaggio quasi fosse già giunto l'inverno.
Durante quella giornata la luce è stata incredibile, con continui giochi di nuvole, ombre e lame di luce. ... non scorderò le lotte con le capre per accaparrarsi il posto a sedere e le coccole post pranzo visto la loro curiosità; quella giornata terminò con un tramonto incredibile al "vecchio scarpone", un sasso rinominato tale per via della sua stramba forma:



L'inverno 2015, come oramai gli ultimi inverni, è stato abbastanza strano e decisamente caldo, quindi la neve era un bene di lusso raro e tanto sperato; quindi non appena una piccola "spolverata" si faceva largo tra il caldo ed il sole non restava che approfittarne per godersi un pò di fresco, anche se le prime nevicate non sono state decisamente consistenti:


Il meteo caldo ha quindi permesso di avventurarsi in alta quota senza alcun problema e soprattutto senza attrezzature invernali anche in notturna, per ammirare le stelle in tutto il loro splendore, a tu per tu con l'universo; quella notte la ricordo come se fosse ieri ... la pila frontale, il giorno che pian piano lasciava spazio al buio e la notte, in vento che fischiava tra le rocce ed infine l'arrivo, un bagno di stelle ed un cielo limpidissimo:



Beh, bello direte? Avere temperature miti anche d'inverno permette di svagarsi senza temere troppo le rigide temperature tipiche della zona. ... totalmente sbagliato ... la natura ha subito un brutto colpo a causa di questa anomalia, svuotando pian piano le falde acquifere e minacciando le risorse idriche per l'anno seguente; oltre a questo si è creata una situazione pericolosissima, fatta di vegetazione secca e venti forti ... situazione che ahimè è stata un pretesto di qualche "testa calda" per appiccare incendi dolosi in modo da creare nuove zone verdi per la primavera ed attirare prede da cacciare. Inutile dire quanto queste cose mi facciano incazzare, ma si sa che la mamma degli stupidi è sempre incinte, quindi ho trascorso parte dell'inverno 2015/16 ad osservare il monte Maniva che pian piano diventava nero come il carbone e documentando un grosso incendio, quasi fosse un vulcano in eruzione:



Finalmente dopo tanta attesa, febbraio ha regalato delle ottime nevicate e la situazione si è stabilizzata regalando delle "imbiancate" decisamente sceniche; camminate all'alba e passeggiate giornaliere hanno caratterizzato le mie escursioni fotografiche nei mesi invernali:



Termina qui l'articolo, un lungo inverno riassunto in poche righe e pochi scatti, ma sicuramente ricco di emozioni; non mi stancherò mai di questi luoghi così selvaggi e primordiali, quindi preparatevi ad altri numerosi articoli e momenti fotografici!

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    Andrea Pettinari

    Da oltre dieci anni in campo fotografico, non ho mai smesso di amare Madre Natura e di esplorarne ogni singola bellezza rendendola accessibile a chiunque abbia il tempo di "viaggiare" virtualmente con me.

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